DOMANDE E RISPOSTE, 1

1 - Andare in psicoterapia significa essere matto?

Matto non è parola di significato certo, non è un termine clinico: con espressioni come matto, pazzo o folle si intende indicare chi fa cose che escono da un ambito considerato di normalità e lo fa in un modo che suscita un sentimento di disapprovazione... qui si apre un discorso complesso che riguarda la follia e la normalità come costruzioni sociali, ma credo che chi si pone certe domande sia soprattutto preoccupato del pericolo di condizioni mentali in cui si spezza il collegamento fra la realtà e la sua rappresentazione nella mente.

Possono verificarsi situazioni nelle quali il soggetto perde letteralmente l'orientamento e rischia di non riconoscere con organicità, continuità e comunicabilità se stesso e il mondo in cui vive: sono sicuramente preoccupanti, ma certo non vengono risolte evitando di guardarsi dentro e mettersi in discussione! Comportamenti di fuga rischiano solo di aggravare la sofferenza e spingere verso false soluzioni che confondono il sentirsi bene con lo stare bene, ma è un inganno pericoloso. Semplificando, possiamo dire che sentirsi bene significa provare sensazioni piacevoli e sentirsi male significa provare sensazioni dolorose, indipendentemente dalle cause di tali sensazioni. Mentre sul piano fisico ci appare evidente che se ho una frattura dolorosa e prendo un analgesico mi sento bene perché non provo più dolore ma sto male come prima perché la gamba resta rotta, sul piano delle emozioni è possibile cadere in una trappola: se soffro per un doloroso stato d'ansia (mi sento male) posso illudermi che qualsiasi cosa mi alleggerisca questa pena (l'ansia) mi faccia non solo sentire bene ma anche stare bene, come se eliminare la percezione del dolore (il dolore fisico della frattura o il dolore mentale dell'angoscia) potesse equivalere al saldare la frattura o rendere più equilibrati e armoniosi i miei vissuti emotivi. Mentre tutti abbiamo chiaro che la frattura deve saldarsi, non è sempre così per quel che riguarda i nostri assetti emotivi, e questo spesso significa un pericoloso stabilizzarsi, quando non aggravarsi, di dolorosi disequilibri nella vita interiore e nelle relazioni.